La Serbia non riconosce l'indipendenza proclamata 13 anni fa dal Kosovo, che continua a considerare parte integrante del suo territorio, una sua provincia meridionale a maggioranza albanese. Il Kosovo per Belgrado resta il centro della cultura e della spiritualità serbo-ortodossa, incarnate in primo luogo nella sede patriarcale di Pec e nel monastero medievale di Visoki Decani. La Chiesa ortodossa serba ha sempre avuto una posizione estremamente dura e intransigente rispetto a ogni ipotesi di riconoscimento dell'indipendenza di Pristina, più dura anche a confronto della dirigenza politica di Belgrado.
Il nuovo patriarca Porfirije tuttavia, che è più giovane rispetto ai suoi predecessori (compirà 60 anni a luglio) e che ha fama di intellettuale e uomo di grande cultura, viene considerato su posizioni più morbide e meno arroccate sul più chiuso tradizionalismo religioso. Alcuni osservatori ritengono che le sue posizioni sul Kosovo potranno rivelarsi più moderate e più possibiliste, in grado di favorire una soluzione della lunga disputa fra Belgrado e Pristina.
Subito dopo la cerimonia di insediamento, il patriarca Porfirije ha incontrato il presidente serbo Aleksandar Vucic, alle cui posizioni gli osservatori lo ritengono vicino. La Chiesa ortodossa serba conta circa 12 milioni di fedeli in Serbia, negli altri Paesi balcanici e nel resto del mondo.(ANSAmed).