La premier ha fatto notare al tempo stesso a Kurti che cinque Paesi Ue non riconoscono il Kosovo (Spagna, Grecia, Romania, Cipro e Slovacchia), che non è membro delle Nazioni Unite e che per questo non può avere uno status diverso da quello attuale.
"Ma allora cosa pensate di fare, volete forse occuparci?", ha detto Kurti. Al che Brnabic ha replicato: "Come potete pensare che occupiamo un nostro proprio territorio?". Non certo una premessa incoraggiante in vista della ripresa del dialogo fra Belgrado e Pristina in programma il 15 giugno a Bruxelles con la mediazione Ue.
Al vertice di Tirana, con Brnabic e Kurti, erano presenti i premier albanese Edi Rama, macedone Zoran Zaev, bosniaco Zoran Tegeltija e il presidente montenegrino Milo Djukanovic. Ai lavori ha preso parte anche il commissario Ue all'allargamento Oliver Varhelyi, che si è detto fiducioso sulle prospettive di integrazione europea della regione. Questo, ha detto, sarà l'anno dei Balcani occidentali. Varhelyi si è riferito in particolare al massiccio piano economico e di investimenti messo a punto dalla Ue a favore dei Balcani occidentali dove, ha detto, affluiranno fino a 30 miliardi di euro.(ANSAmed).