Belgrado ritiene imprescindibile per la prosecuzione del dialogo la creazione della Comunità delle municipalità serbe, prevista dall'ampio accordo raggiunto dalle parti a Bruxelles nell'aprile 2013. Ma Pristina si rifiuta di dare attuazione a tale organismo ritenendolo contrario alla costituzione kosovara, che vieta la creazione in Kosovo di entità monoetniche. Per il premier Albin Kurti, si tratterebbe di riproporre in Kosovo una nuova 'Republika Srpska' sul modello dell'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina. Anche la disputa sui terreni intorno al monastero serbo-ortodosso di Visoki Decani non ha ancora trovato soluzione, nonostante i ripetuti appelli a Pristina da parte della comunità internazionale. L'inviato americano Escobar - che sarà nei prossimi giorni in missione a Pristina e a Belgrado unitamente al mediatore Ue Miroslav Lajcak - si è detto al tempo stesso favorevole a dare la possibilità ai serbi del Kosovo di votare nelle elezioni e consultazioni che si tengono in Serbia. Possibilità questa che è stata loro negata in occasione del referendum sulla riforma della giustizia svoltosi in Serbia il 16 gennaio scorso. Una decisione che ha suscitato la dura protesta di Belgrado, e che rischia di avere conseguenze più serie con possibili incidenti e scontri se il divieto di votare dovesse essere confermato nelle elezioni serbe - parlamentari e presidenziali insieme - del 3 aprile prossimo.(ANSAmed).
Kosovo: inviato Usa, la Comunità dei serbi va creata
Escobar, accordi vanno rispettati. Prossima missione in regione
Belgrado ritiene imprescindibile per la prosecuzione del dialogo la creazione della Comunità delle municipalità serbe, prevista dall'ampio accordo raggiunto dalle parti a Bruxelles nell'aprile 2013. Ma Pristina si rifiuta di dare attuazione a tale organismo ritenendolo contrario alla costituzione kosovara, che vieta la creazione in Kosovo di entità monoetniche. Per il premier Albin Kurti, si tratterebbe di riproporre in Kosovo una nuova 'Republika Srpska' sul modello dell'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina. Anche la disputa sui terreni intorno al monastero serbo-ortodosso di Visoki Decani non ha ancora trovato soluzione, nonostante i ripetuti appelli a Pristina da parte della comunità internazionale. L'inviato americano Escobar - che sarà nei prossimi giorni in missione a Pristina e a Belgrado unitamente al mediatore Ue Miroslav Lajcak - si è detto al tempo stesso favorevole a dare la possibilità ai serbi del Kosovo di votare nelle elezioni e consultazioni che si tengono in Serbia. Possibilità questa che è stata loro negata in occasione del referendum sulla riforma della giustizia svoltosi in Serbia il 16 gennaio scorso. Una decisione che ha suscitato la dura protesta di Belgrado, e che rischia di avere conseguenze più serie con possibili incidenti e scontri se il divieto di votare dovesse essere confermato nelle elezioni serbe - parlamentari e presidenziali insieme - del 3 aprile prossimo.(ANSAmed).