(ANSAmed) - BEIRUT, 4 MAG - In un raro episodio di violenza
tra lavoratori immigrati e polizia del Kuwait, si sono
registrati
nelle ultime ore nel piccolo emirato del Golfo scontri tra forze
di sicurezza e cittadini egiziani che chiedono di esser
rimpatriati nel loro paese nel contesto della pandemia di
Covid-19.
L'agenzia governativa del Kuwait (Kuna), riferisce di una
"sollevazione" da parte di lavoratori alloggiati in un compound
alla periferia della capitale. E afferma che dopo l'intervento
delle forze di sicurezza "è stato ripristinato il controllo" e
che alcuni riottosi sono stati arrestati.
Sui social network appaiono video, la cui autenticità non può
essere verificata in maniera indipendente sul terreno, che
mostrano decine di manifestanti egiziani, alcuni armati con
spranghe improvvisate di legno e di ferro, scontrarsi con la
polizia locale, all'interno di una zona delimitata da reticolati
e fili spinati. Gli operai urlano: "Dov'è la nostra
ambasciata!".
Dal canto suo l'ambasciata d'Egitto in Kuwait ha fatto
sapere, citata dalla Kuna, che nei prossimi giorni sarà
organizzato un volo aereo per rimpatriare parte dei lavoratori
rimasti isolati nel ricco emirato petrolifero. (ANSAmed).