Il Parlamento dello stato del Golfo ha emendato l'articolo 198 del codice penale nel 2007 che rendeva il reato punibile con un massimo di un anno di reclusione e una multa. Ma la Corte Costituzionale ha affermato oggi che l'emendamento violava la costituzione.
Lynn Maalouf, vicedirettrice del Medio Oriente per Amnesty International, ha affermato che la legge attuale è "profondamente discriminatoria, eccessivamente vaga e non avrebbe mai dovuto essere accettata". "Le autorità kuwaitiane devono ora garantire che l'articolo 198 sia abrogato nella sua interezza", ha aggiunto. "Devono anche fermare immediatamente gli arresti arbitrari di persone transgender e ritirare tutte le accuse e le condanne mosse contro di loro ai sensi di questa legge transfobica". Maalouf ha quindi chiesto il rilascio di Maha al-Mutairi, una transgender di 40 anni che è stata incarcerata e multata secondo la legge. Il suo avvocato, Ibtissam al-Enezi, ha detto a Human Rights Watch all'epoca che la corte aveva usato i suoi video sui social media come prova per condannarla sulla base del fatto che era truccata, parlava della sua identità transgender e criticava il governo.
Il codice penale del Kuwait continua a criminalizzare i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio e punisce i rapporti consensuali tra uomini dello stesso sesso fino a sette anni di carcere. Mentre non si fa riferimento alle lesbiche.(ANSAmed).