(ANSAmed) - BEIRUT, 5 APR - Il governo del Kuwait, ricco
emirato petrolifero del Golfo, ha presentato oggi le dimissioni
acuendo lo scontro politico e istituzionale all'interno di un
paese chiave nella regione, stretto tra Arabia Saudita, Iran e
Iraq. L'agenzia nazionale di notizie Kuna ha riferito oggi che
il premier Sabah al Khalid, membro della famiglia regnante
Sabah, ha presentato le dimissioni dell'esecutivo, in carica
solo da tre mesi. Si tratta della terza crisi di governo in un
anno in Kuwait, paese sempre più esposto ai contrasti in seno al
Parlamento tra deputati vicini alla famiglia regnante e deputati
cosiddetti riformisti.
Analisti locali affermano che in realtà le divisioni interne al Parlamento riflettono faide intestine alla stessa famiglia regnante e non riguardano necessariamente la contrapposizione tra "riformisti" e "conservatori". Il potere nel paese è gestito di fatto dal principe ereditario Shaykh Meshaal Ahmad Sabah, che ha preso il posto dell'emiro regnante, Nawaf Ahmad Jaber Sabah.
Le dimissioni sono state presentate alla vigilia di un atteso voto di sfiducia richiesto da una parte dei deputati contro il premier e il suo governo, accusati di "corruzione". Il Kuwait non ammette la creazione di partiti politici ma rispetto ad altri paesi arabi del Golfo ha un Parlamento estremamente attivo e dinamico, capace di mettere in discussione le scelte dell'emiro e del governo.(ANSAmed).
Analisti locali affermano che in realtà le divisioni interne al Parlamento riflettono faide intestine alla stessa famiglia regnante e non riguardano necessariamente la contrapposizione tra "riformisti" e "conservatori". Il potere nel paese è gestito di fatto dal principe ereditario Shaykh Meshaal Ahmad Sabah, che ha preso il posto dell'emiro regnante, Nawaf Ahmad Jaber Sabah.
Le dimissioni sono state presentate alla vigilia di un atteso voto di sfiducia richiesto da una parte dei deputati contro il premier e il suo governo, accusati di "corruzione". Il Kuwait non ammette la creazione di partiti politici ma rispetto ad altri paesi arabi del Golfo ha un Parlamento estremamente attivo e dinamico, capace di mettere in discussione le scelte dell'emiro e del governo.(ANSAmed).