La decisione è stata presa dalla Corte di cassazione libanese che ha accolto il ricorso, presentato nelle scorse settimane, di due indagati eccellenti, due ex ministri iscritti da Sawan nella lista dei sospetti colpevoli assieme all'attuale premier dimissionario Hassan Diab.
Diab e gli ex ministri Ali Hassan Khalil e Ghazi Zuaiter, entrambi del movimento sciita Amal guidato dal presidente del Parlamento Nabih Berri, erano stati iscritti come indagati con le accuse di "negligenze" e "mancanze" per aver consentito che le 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio, esplose il 4 agosto scorso, rimanessero stoccate in un hangar del porto per ben 13 anni.
I due ex ministri avevano prima rifiutato di essere interrogati, arroccandosi dietro il privilegio dell'immunità istituzionale, e avevano poi presentato un ricorso alla Corte di cassazione avanzando "sospetti sull'imparzialità" del giudice Sawan. L'inchiesta era stata così sospesa e gli interrogatori erano stati interrotti. Questi erano ripresi solo nei giorni scorsi.
Col verdetto odierno e con la destituzione di Sawan, sarà ora il ministro della Giustizia uscente, Marie Claude Najm a nominare un nuovo magistrato. Ma solo il Consiglio superiore della magistratura (Csm) potrà ratificare questa nomina con una procedura tutt'altro che celere. In precedenza, infatti, diverse nomine proposte dal ministro della Giustizia erano state respinte dal Csm libanese.(ANSAmed). (ANSA).