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Fotografia: Safar, viaggio in Medio Oriente di Farian Sabahi

Sessanta scatti dal 18 giugno allo Spazio A di Parma

17 giugno, 15:47

(ANSAmed) - PARMA, 17 GIU - Sarà inaugurata domani nello Spazio A di Parma la mostra fotografica della studiosa Farian Sabahi 'Safar: viaggio in Medio Oriente', alla presenza dell'Assessora comunale ai Diritti dei cittadini Nicoletta Paci.

Una sessantina gli scatti realizzati da Farian Sabahi in Libano, Siria, Iraq, Iran, Emirati Arabi, Azerbaigian, Uzbekistan e Yemen tra il febbraio 1998 e la primavera 2005 ed esposti per la seconda volta, dopo la mostra al Mao Museo d'Arte Orientale.

Safar vuole dire viaggio, una parola che racchiude i molteplici significati della mostra: racconta i viaggi di Farian Sabahi, le terre e le persone ritratte ed esorta il visitatore a compiere un viaggio geografico ed emotivo. La giornalista e studiosa Farian Sabahi restituisce un mondo visto e immortalato poco prima e immediatamente dopo che in alcuni di questi Paesi iniziassero terribili conflitti, un mondo stravolto anche dove la guerra non si è combattuta, dove però permangono le cicatrici dei vecchi conflitti o dove il progresso si contrappone forte e arrogante agli aspetti più tradizionali del vivere quotidiano.

Corredo alle immagini sono i passaporti italiano e iraniano con i visti per quei Paesi, la macchina fotografica Nikon e gli obiettivi usati, il registratore. Arabo, persiano, italiano, francese e inglese sono le lingue che animano il tappeto sonoro.

Le voci che abbracciano il visitatore e lo traghettano "dentro" la storia sono dello scrittore turco e Nobel per la Lettaratura Orhan Pamuk, di Padre Paolo dell'Oglio, del poeta siriano Adonis, di un pescatore sul Tigri, dell'ex presidente iracheno Saddam Hussein, di un omosessuale a Dubai, dell'ex presidente iraniano Muhammad Khatami, dell'architetto Darab Diba, del filosofo Dariush Shayegan, dell'avvocata e attivista pachistana Bilqis Tahira, dello storico azero Altay Geyushev, dell'artista e gallerista azera Aida Mahmudova, di Pierpaolo Pasolini, dell'attivista yemenita insignita del Nobel per la Pace Tawakkol Karman, della scrittrice iraniana Azar Nafisi. (ANSAmed).

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