Come riferisce all'ANSA il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti, la questione della raccolta di olive viene negoziata di anno in anno tra le parti e non è una novità di questa stagione, come invece affermato da alcuni media regionali. La raccolta di olive avviene nell'area dei villaggi libanesi di Blita e Aitarun, sui due lati della Linea Blu, stabilita dall'Onu nel 2000 subito dopo il ritiro militare israeliano dal Libano. In quest'area, i terreni dei contadini libanesi sono stati letteralmente divisi in due: a sud della Linea Blu e a nord della stessa linea di demarcazione. L'area è contesa: per il Libano quel territorio è libanese mentre Israele rivendica il controllo del terreno, dove sorgono poche decine di alberi di olive.
Quest'anno, fanno sapere fonti agricole libanesi, la raccolta è particolarmente magra. Come riferito dall'Unifil, le autorità israeliane hanno acconsentito a lasciare che i contadini libanesi si rechino oltre la Linea Blu in quel fazzoletto di terra. L'esercito libanese deve però assicurare che dall'altro lato non ci siano infiltrazioni verso Israele o tentativi di sfruttare politicamente la situazione, con provocazioni o azioni violente da parte degli Hezbollah filo-iraniani, che controllano di fatto la regione.(ANSAmed).