Salame è già coinvolto in una inchiesta giudiziaria in Libano con l'accusa di peculato pubblico, evasione fiscale, e altri illeciti finanziari emersi in corrispondenza del palesarsi della crisi economica libanese dall'autunno del 2019. A capo della Banca centrale libanese da 28 anni, Salame è anche coinvolto in due diverse inchieste, una in Svizzera e una in Francia con accuse che vanno dall'appropriazione indebita di fondi pubblici al riciclaggio di danaro, dall'arricchimento illecito all'evasione fiscale. Salame ha finora respinto ogni accusa affermando di essere "un capro espiatorio" e "vittima di un complotto".
Il governatore della Banca centrale è da più parti indicato come uno dei responsabili del fallimento finanziario del Libano, palesatosi alla fine del 2019 e ufficialmente riconosciuto dal governo di Beirut nel marzo del 2020.(ANSAmed).