(ANSAmed) - BEIRUT, 23 NOV - Il fondo Onu per l'infanzia
(Unicef) ha invitato oggi le autorità del Libano, paese in
default finanziario e travolto dalla peggiore crisi economica
degli ultimi decenni, ad adottare "misure urgenti" per
proteggere i minori in un contesto di crescente insicurezza
alimentare. Secondo i dati delle Nazioni Unite, l'80% della
popolazione residente in Libano vive sotto la soglia di povertà
e deve affrontare il crollo del valore della lira locale
rispetto al dollaro statunitense, la conseguente inflazione dei
prezzi acuita dall'imposizione, di fatto, da parte delle banche
del controllo dei capitali di piccoli e medi risparmiatori. In
questo contesto, sono sempre più frequenti i periodi in cui in
Libano mancano, per la gente comune, servizi essenziali come
medicine, carburante, elettricità e acqua.
"È necessaria un'azione urgente per garantire che nessun
bambino soffra la fame, si ammali o debba lavorare", ha
affermato in una nota Yukie Mokuo, la rappresentante Unicef in
Libano. L'allarme dell'agenzia Onu si basa su un monitoraggio
della situazione di circa 800 famiglie condotto tra aprile e
ottobre scorsi. Lo studio ha messo in evidenza un drastico
deterioramento delle condizioni di vita di questi nuclei
familiari. "È in gioco il futuro di un'intera generazione di
bambini", si legge nell'ultima relazione di Unicef in Libano.
Secondo la relazione, a ottobre il 53% delle famiglie ha almeno
un figlio che è stato privato di un pasto al giorno. Ad aprile
il dato era pari al 37%. "La percentuale di famiglie che hanno
mandato i figli a lavorare è salita dal 9% al 12%" in sei
mesi".(ANSAmed).