Il Fondo monetario internazionale attende da mesi che le istituzioni politiche e finanziarie del Libano trovino un accordo sulle cifre relative alle perdite registrate dal Paese dall'autunno del 2019, momento in cui si è palesata la crisi.
Nel marzo del 2020 il governo libanese ha dichiarato ufficialmente il default finanziario. Ma le organizzazioni finanziarie internazionali e le cancellerie occidentali condizionano ogni tipo di sostegno estero al Libano all'avvio di "riforme strutturali". Queste non possono però prendere il via senza un chiaro consenso interno, inter-libanese, sui dati relativi al fallimento del sistema bancario nazionale.
Secondo Shami le parti libanesi hanno trovato un accordo tra loro e la controversia interna non esiste più. In particolare, ha detto Shami, il governatore della Banca centrale Riad Salame, il ministro delle Finanze Ghazi Wazni e il premier Najib Miqati hanno trovato un'intesa su questo. "Speravamo di arrivare a un accordo con il Fondo monetario internazionale entro la fine di quest'anno, ma ci saranno dei ritardi", ha detto Shami.(ANSAmed).