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Libano: l'Onu chiede verità su esplosione porto Beirut

Guterres in visita nel Paese incontra leader religiosi

20 dicembre, 15:52

(ANSAmed) - BEIRUT, 20 DIC - I libanesi hanno il diritto di conoscere la verità sulla devastante esplosione del porto di Beirut che il 4 agosto del 2020 ha ucciso 220 persone. Lo ha detto oggi in Libano il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, da ieri e fino a mercoledì in visita nel martoriato Paese mediterraneo, afflitto dalla peggiore crisi economica negli ultimi decenni.

Guterres si è recato stamani sul luogo dell'esplosione e ha deposto una corona di fiori. "I libanesi devono conoscere le verità. Ed è necessario che una inchiesta imparziale e trasparente sia condotta su questo tragico evento per assicurare giustizia", ha scritto sul suo profilo Twitter il segretario generale. In Libano l'inchiesta affidata al giudice Tareq Bitar è stata finora ostacolata dall'intera classe politica al potere.

Il giudice non è riuscito a interrogare nessuna delle alte personalità politiche, istituzionali e di sicurezza indicate come sospette.

Prima di recarsi al porto Guterres si è intrattenuto stamani con le autorità religiose del Libano, tra cui il patriarca maronita Bishara Rai e il mufti sunnita della Repubblica Abdellatif Derian. Guterres ha incontrato anche i rappresentanti sciiti, drusi, ortodossi e di altre comunità religiose. In una dichiarazione diffusa sul profilo ufficiale di Twitter, il segretario generale Onu ha ricordato che "l'identità del Libano è radicata nei valori di apertura, tolleranza e convivenza".

Durante l'incontro a Beirut, Guterres ha elogiato l'impegno dei leader religiosi per salvaguardare questi valori, in particolare "in questo periodo difficile per il Paese e per la persone".

(ANSAmed).

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