Lo ha affermato il vicepresidente del Gruppo Banca Mondiale per il Medio Oriente e Regione del Nord Africa, Férid Belhaj, in un post sul blog della BM, aggiungendo che la crisi in corso è destinata a interrompere le catene di approvvigionamento di grano e prodotti semi oleosi e a fare lievitare i prezzi dei generi alimentari e dei costi di produzione interna in agricoltura. Secondo Belhaj, rese e redditi ridotti, soprattutto per i piccoli agricoltori, avranno implicazioni negative per i mezzi di sussistenza e probabilmente influenzeranno in modo sproporzionato coloro, tra i poveri e i vulnerabili, che dipendono dall'agricoltura per il loro reddito. In questo contesto, il funzionario ha affermato che la Banca mondiale è pronta a "rispondere con tutti gli strumenti disponibili relativi alla natura delle vulnerabilità".
La Banca mondiale, ha precisato Belhaj, è pronta a rafforzare il suo sostegno alla produzione e commercializzazione agroalimentare nazionale, al rischio agricolo e alla gestione delle riserve alimentari nei paesi che subiscono shock a quel livello, sia attraverso l'aumento dei costi dell'energia e dei fertilizzanti, sia per altri fattori come la siccità o lo stress legati al clima (es. Iraq, Yemen, Tunisia, Libano, Egitto).
L'istituzione internazionale inoltre è pronta ad espandere i programmi di protezione sociale sensibili all'alimentazione in paesi selezionati, basandosi sul lavoro svolto già dal 2020 nel contesto della risposta alla pandemia da covid.
(ANSAmed). (ANSA).