(ANSAmed) - BEIRUT, 24 MAR - Il sindacato dei benzinai
libanese ha annunciato nelle ultime ore uno sciopero "fino a
nuovo ordine" per protestare contro le scelte dei distributori
di carburante. Questo avviene sullo sfondo del rincaro dei
prezzi dei combustibili su scala mondiale a causa delle
ripercussioni della guerra in Ucraina, alla luce dell'ormai
cronica crisi finanziaria libanese, palesatasi più di due anni
fa e che ha portato al fallimento del sistema bancario del paese
mediterraneo. Di fronte alla carenza di liquidità in dollari
statunitensi e alla svalutazione della lira locale (la lira ha
perso più del 90% del suo valore dal 2019), i benzinai lamentano
perdite nell'acquisto dei carburanti dai distributori, che
pretendono di essere pagati in valuta pesante e non in lire
libanesi. Questi ultimi accusano invece la Banca centrale e
l'Associazione delle Banche di imporre dei tassi di cambio non
adeguati al mercato.
Da giorni circolano voci in Libano sul fatto che i prezzi dei combustibili torneranno a salire in maniera esponenziale nel paese, già sofferente per un aumento vertiginoso dell'inflazione. La chiusura dei benzinai per alcuni giorni solitamente anticipa il ripristino del servizio di distribuzione di carburante ma con prezzi rincarati. (ANSAmed).
Da giorni circolano voci in Libano sul fatto che i prezzi dei combustibili torneranno a salire in maniera esponenziale nel paese, già sofferente per un aumento vertiginoso dell'inflazione. La chiusura dei benzinai per alcuni giorni solitamente anticipa il ripristino del servizio di distribuzione di carburante ma con prezzi rincarati. (ANSAmed).