Come riferisce la stampa libanese, le consultazioni proseguiranno fino a domani. Il nuovo governo libanese dovrà rimanere formalmente in carica fino all'ottobre prossimo, quando sono previste nel paese le elezioni presidenziali.
Miqati, attuale primo ministro di un governo per gli affari correnti, era stato nei giorni scorsi incaricato dal presidente della repubblica Michel Aoun di formare un nuovo esecutivo dopo le elezioni legislative del maggio.
Miqati è un multimiliardario originario del nord del Paese, è vicino al governo centrale siriano ed è da più parti accusato di illeciti finanziari. Se dovesse riuscire a dar vita a un nuovo governo si tratterebbe del suo quarto mandato da premier.
Osservatori locali affermano che il nuovo governo potrebbe apparire come molto simile a quello attuale nel caso che Miqati si limitasse a 'rimpasto contenuto'. C'è invece la possibilità, più remota secondo gli analisti, che il premier incaricato scelga di sostituire la maggioranza degli attuali ministri.
In particolare, le fonti politiche sottolineano l'eventualità che i ministeri chiave su cui si concentrerebbero in queste ore i negoziati tra Miqati e le altre forze politiche siano quelli dell'energia, delle finanze e degli esteri. (ANSAmed).