(ANSAmed) - BEIRUT, 28 LUG - L'organizzazione
internazionale Amnesty International ha criticato duramente
l'atteggiamento sessista di diversi deputati del Parlamento
libanese e dello stesso presidente della camera, Nabih Berri,
nei confronti delle poche colleghe donne. "È vergognoso che le
deputate del Parlamento libanese, in particolare quelle che
criticano il governo, siano vessate dai loro colleghi maschi e
dallo stesso presidente della Camera", si legge in un comunicato
di Amnesty.
L'organizzazione internazionale si riferisce a una serie di atteggiamenti culminati nella sessione parlamentare di ieri a Beirut, durante la quale la deputata Halime Kaakour è stata messa a tacere bruscamente ("Siediti e statti zitta!") da Berri, mentre la collega Cynthia Zarazir è stata apostrofata "deputata-scarafaggio" dal deputato Kabalan Kabalan. L'onorevole Zarazir aveva denunciato nei giorni scorsi una vera e propria campagna diffamatoria nei suoi confronti, affermando che ignoti avevano introdotto nel suo ufficio copie della rivista Playboy e dei preservativi usati. A queste affermazioni, la presidenza del Parlamento aveva risposto negando ogni responsabilità. Secondo Amnesty International, "i deputati, e in particolare il presidente Nabih Berry, devono assumersi la responsabilità e porre fine a questi abusi contro le donne, e smettere di incoraggiare un ambiente ostile nei loro confronti".
Dopo le elezioni legislative del maggio scorso, otto donne sono state elette deputate, segnando un record nella storia politica del paese. Ma il Parlamento, con i suoi 128 deputati totali, rimane comunque un luogo dominato da uomini.(ANSAmed).
L'organizzazione internazionale si riferisce a una serie di atteggiamenti culminati nella sessione parlamentare di ieri a Beirut, durante la quale la deputata Halime Kaakour è stata messa a tacere bruscamente ("Siediti e statti zitta!") da Berri, mentre la collega Cynthia Zarazir è stata apostrofata "deputata-scarafaggio" dal deputato Kabalan Kabalan. L'onorevole Zarazir aveva denunciato nei giorni scorsi una vera e propria campagna diffamatoria nei suoi confronti, affermando che ignoti avevano introdotto nel suo ufficio copie della rivista Playboy e dei preservativi usati. A queste affermazioni, la presidenza del Parlamento aveva risposto negando ogni responsabilità. Secondo Amnesty International, "i deputati, e in particolare il presidente Nabih Berry, devono assumersi la responsabilità e porre fine a questi abusi contro le donne, e smettere di incoraggiare un ambiente ostile nei loro confronti".
Dopo le elezioni legislative del maggio scorso, otto donne sono state elette deputate, segnando un record nella storia politica del paese. Ma il Parlamento, con i suoi 128 deputati totali, rimane comunque un luogo dominato da uomini.(ANSAmed).