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Tajani, vogliamo tornare primo partner del Libano

Il ministro degli Esteri, i militari all'estero ci rendono onore

23 dicembre, 16:32

(ANSAmed) - ROMA, 23 DIC - "A Beirut ho incontrato il presidente del Parlamento libanese Nabih Berri. Focus sulla stabilità del Paese ed elezione del nuovo presidente della Repubblica. L'Italia vuole tornare ad essere il primo partner economico e commerciale del Libano al quale ci lega una grande amicizia". Lo scrive su Twitter il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in visita in Libano, dove ha incontrato anche il contingente italiano in Unifil.

"Il governo vuole portare durante le vacanze di Natale un saluto a tutti i nostri militari che sono impegnati in missione aldilà dei nostri confini nazionali: sono un importante strumento di politica estera e rendono onore al nostro Paese", ha detto Tajani visitando la base italiana El Alamein e inviando un messaggio di ringraziamento e auguri di buon Natale alle forze armate impegnate all'estero. "In questa base dove si addestrano militari e forze dell'ordine libanesi, emerge la capacità dei nostri militari", ha aggiunto Tajani. La missione bilaterale italiana in Libano di addestramento Mibil è stata lanciata nel 2015 nel quadro dell'International Support Group for Lebanon in ambito Onu, che si propone di sostenere il Paese in relazione alle pesanti ripercussioni in termini di stabilità e sicurezza che derivano dal conflitto siriano. Le attività Mibil hanno l'obiettivo di contribuire al rafforzamento delle capacità delle Forze Armate libanesi attraverso programmi di formazione e addestramento e la costituzione di un Centro di Addestramento nel sud del Paese. Le attività di formazione sono giunte alla loro quindicesima edizione. Mibil ha svolto 152 corsi a favore di unità delle forze armate e di sicurezza libanesi, formando oltre 3.685 unità. La Farnesina ha contribuito alla Mibil e a sostenere bilateralmente le forze di sicurezza libanesi finanziando la riabilitazione del centro di addestramento di Tiro e fornendo equipaggiamenti non letali alle Forze Armate libanesi coinvolte nei moduli formativi.

Il premier uscente libanese Najib Miqati, da parte sua, ha ringraziato l'Italia per "il sostegno all'esercito libanese" e alla fornitura "annuale di aiuti umanitari" alle forze armate del sofferente Paese mediorientale, travolto da tre anni dalla peggiore crisi economica della sua storia. Le parole di Miqati sono state riprese dai media di Beirut a margine dell'incontro avuto al palazzo del governo tra il premier libanese e il ministro Tajani. Miqati ha ribadito l'esistenza di "solide relazioni tra Libano e Italia", e ha ricordato il "ruolo efficace dell'Italia nel quadro della missione Unifil", il contingente Onu schierato nel sud del Libano a ridosso della Linea Blu di demarcazione con Israele. Dal 2006 l'Italia contribuisce a Unifil con un contingente nazionale di circa mille militari. La visita di Tajani in Libano giunge pochi giorni dopo l'uccisione, in circostanze ancora poco chiare, di un militare irlandese di Unifil, colpito da spari di arma da fuoco esplosi da uomini armati non identificati in una zona controllata di fatto dal partito armato filo-iraniano Hezbollah.

(ANSAmed).

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