(ANSAmed) - TUNISI, 2 MAR - "Per due anni ho cercato di
riunire i libici, frenare le interferenze esterne e preservare
l'unità del Paese. Dopo che si è tenuto il vertice di Berlino, è
stata emessa la risoluzione 2510 e sono state lanciate le tre
piste, nonostante l'esitazione di alcuni, oggi dichiaro che la
mia salute non consente più questo tasso di stress, perciò ho
chiesto al segretario generale di sollevarmi dal'incarico
augurando alla Libia pace e stabilità". Lo scrive su Twitter
l'inviato speciale Onu per la Libia Ghassan Salamé.
Il libanese Salamé è il quinto "Rappresentante Speciale del
Segretario Generale delle Nazioni Unite per la Libia" ad essere
'bruciato' dalla crisi libica: prima di lui avevano gettato la
spugna il britannico Ian Martin (un anno dal settembre 2011),
l'altro libanese Tarek Mitri (due anni fino al 2014) e poi i più
noti Bernardino Leon (spagnolo, 14 mesi fino all'autunno 2015) e
il tedesco Martin Kobler (20 mesi fino al giugno 2017).
(ANSAmed).