La questione del disarmo e della riorganizzazione delle milizie, ricorda ancora il The Libya Herald, era stata originariamente affidata alla Warriors Affairs Commission (Wac).
Nel marzo 2014 la Wac cambiò nome in Libyan Program for Reintegration and Development (Lprd), con piani ambiziosi per il reintegro degli ex combattenti, ma la complessità della politica libica non ha consentito di risolvere la questione e ancora oggi le varie milizie rivestono una parte importantissima in Libia.
Nel suo rapporto del luglio 2015 che riassume le sue attività 2011-2015, l'Lprd affermò di aver registrato oltre 162.000 ex combattenti intervistati da esperti e riferito di aver stabilito una rete di 31 filiali in tutta la Libia per fornire formazione e supporto a livello nazionale. (ANSA).