"Nei nostri colloqui di oggi - ha detto poi Di Maio - abbiamo affrontato la questione del rafforzamento della cooperazione Ue-Libia in ambito migratorio. È molto importante passare da una logica incentrata esclusivamente sul controllo della frontiera marittima ad una strategia più ampia che includa la capacità di controllo degli ingressi irregolari dalla frontiera sud.
Chiaramente, tutte le attività in questo campo devono essere svolte nel pieno rispetto degli standard internazionali e dei diritti umani, a cominciare dai diritti delle persone più vulnerabili", ha proseguito da Tripoli il titolare della Farnesina.
"Vogliamo che la nuova Libia che sta nascendo diventi un vero e proprio partner dell'Unione europea anche in questo settore e rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare con le autorità libiche in questo senso. Anche le iniziative di sostegno e sviluppo del Fezzan - ha sottolineato Di Maio - rappresentano un tassello imprescindibile nella strategia di contrasto ai traffici criminali che si snodano attraverso la regione. Investire nello sviluppo economico e sociale del Fezzan è quindi un altro elemento essenziale di questa strategia. L'Unione europea può essere al fianco del Governo di unità nazionale in questo percorso".
"Ricordo che l'Unione europea opera già in Libia attraverso l'Operazione Irini e la missione Eubam Libya, impegnate rispettivamente nell'attuazione dell'embargo Onu e nella fornitura alle Autorità libiche di consulenza strategica e capacità per la gestione dei confini, il mantenimento dell'ordine interno e l'amministrazione della giustizia penale.
Attualmente, come sapete, l'Italia detiene il comando sia di Irini che di Eubam", ha concluso Di Maio. (ANSAmed).