(ANSAmed) - IL CAIRO, 23 MAR - Un appello rivolto all'Italia a salvare l'identità architettonica del centro storico di Bengasi danneggiato dalla guerra civile è stato lanciato dal suo sindaco, Sagir Bujuary, nel convegno studi tenutosi lunedì nella seconda maggiore città della Libia e organizzato dalla Municipaltà in collaborazione con il Consolato generale italiano. Lo ha riferito oggi ad ANSAmed Abdelgadier Ramdan, un socio fondatore dell'Associazione di amicizia Italo-libica.
Bujuary, nel sottolineare l'importanza di preservare l'identità della città in particolare attraverso i suoi edifici storici, ha ricordato gli sforzi compiuti dal Comune in coordinamento con il Fondo delle Nazioni Unite per lo sviluppo al fine di recuperare, fra gli altri, l'edificio del faro di Sidi Akhribesh, quello dell'ex Consiglio legislativo di Barqawi e della Casa della Cultura, ha riferito ancora Ramdan, già coordinatore della relazioni italo-libiche presso l'allora Ministero degli Esteri di Bengasi.
Il centro della città, come noto, è stato gravemente danneggiato dagli scontri armati che accompagnarono la conquista dell'est della Libia da parte delle forze del generale Khalifa Haftar fra il 2014 e il 2017. A Bengasi in particolare ci furono combattimenti quasi casa per casa per scacciare jihadisti arroccati in sacche di resistenza.
Il convegno ha puntato a "propiziare un partenariato più stretto tra Sistema Italia e autorità libiche per facilitare la ricostruzione della città vecchia di Bengasi", aveva sintetizzato alla vigilia il Consolato d'Italia. Da restaurare o ricostruire ci sono almeno 170 edifici, era stato precisato.
Il Console Generale d'Italia a Bengasi, Carlo Batori, in un suo intervento ha auspicato che il convegno possa "facilitare la riflessione delle autorità libiche su come affrontare al meglio il complesso compito della ricostruzione della città vecchia", "nel modo più efficiente e trasparente" e con "un approccio che si basa su metodologie moderne, materiali innovativi e tecnologie all'avanguardia".
Batori ha sottolineato che il centro storico di Bengasi è "uno dei più interessanti e intriganti del Mediterraneo".
Il convegno di lunedì, ha argomentato diplomatico, va considerato un "punto di partenza" per "avviare un percorso che includa attività concrete come programmi di formazione in coordinamento con Organizzazioni Internazionali, la realizzazione di specifici progetti-pilota di restauro, l'avvio di campagne di sensibilizzazione per la conservazione del patrimonio libico e qualsiasi altra iniziativa che possa contribuire a consolidare una lungimirante visione per la ricostruzione della città vecchia di Bengasi".
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