(ANSAmed) - NAPOLI, 26 MAG - "Se guardiamo allo sviluppo
economico certamente l'emergenza creata dal gas russo fa capire
che sia più giusto approvvigionarsi da più paesi. Per noi Paesi
europei del Mediterraneo, Algeria ed Egitto possono diventare
nuove fonti alternative per gas e petrolio. E sappiamo che
partendo da quelle materie prime di solito si mette in moto uno
scambio di altri beni che possiamo produrre e vendere". Così
Emanuele Grimaldi, amministratore delegato della flotta Grimaldi
Group, spiega il nuovo volto di rapporti partito dall'Italia
verso Paesi del Nordafrica nell'ultimo mese.
Grimaldi, da Napoli, ha però dei dubbi sull'equilibrio dello sviluppo economico che i Paesi nordafricani possono far partire da questi nuovi accordi: "Sicuramente c'è la possibilità di passi avanti - spiega - ma resta che le rivoluzioni delle 'Primavere arabe' non hanno aiutato molto quei Paesi, dove restano dei regimi fortemente religiosi che non hanno portato grandi successi economici. Le rivoluzioni in Tunisia ed Egitto non hanno portato grandi passi avanti, e anche in Libia gli effetti positivi non ci sono. Però le possibilità di migliorare ci sono, parliamo di Paesi ricchi di materie prime e anche vicini a noi, abbiamo vissuto nel tempo insieme la stessa storia e mitologia, tutta la cultura del Mediterraneo è molto simile e dovrebbe portarci a unirci maggiormente. Quanto si riesce a fare dipende però molto dai governi di quei paesi".(ANSAmed). (ANSA).
Grimaldi, da Napoli, ha però dei dubbi sull'equilibrio dello sviluppo economico che i Paesi nordafricani possono far partire da questi nuovi accordi: "Sicuramente c'è la possibilità di passi avanti - spiega - ma resta che le rivoluzioni delle 'Primavere arabe' non hanno aiutato molto quei Paesi, dove restano dei regimi fortemente religiosi che non hanno portato grandi successi economici. Le rivoluzioni in Tunisia ed Egitto non hanno portato grandi passi avanti, e anche in Libia gli effetti positivi non ci sono. Però le possibilità di migliorare ci sono, parliamo di Paesi ricchi di materie prime e anche vicini a noi, abbiamo vissuto nel tempo insieme la stessa storia e mitologia, tutta la cultura del Mediterraneo è molto simile e dovrebbe portarci a unirci maggiormente. Quanto si riesce a fare dipende però molto dai governi di quei paesi".(ANSAmed). (ANSA).