"I sostenitori dell'ex regime hanno preso d'assalto la sede del Parlamento e noi li riteniamo responsabili di questo. Ci occuperemo di coloro che hanno bruciato la sede del Parlamento secondo la legge e nessuno sarà risparmiato", scrive Saleh affermando che i manifestanti hanno marciato verso la sede del Parlamento "senza richieste specifiche". Tuttavia, i manifestanti hanno chiesto di tenere le elezioni il prima possibile e hanno anche chiesto una soluzione alle frequenti interruzioni di corrente.
Saleh ha anche accusato il governo uscente di unità nazionale (Gnu) guidato da Abdelhamid Al-Dbeibha di non aver tenuto le elezioni. "Conosco l'entità della sofferenza dei libici. La Banca centrale libica (Cbl) non ha liquidato fondi al governo di Fathi Bashagha appena approvato e inoltre gli stipendi non sono stati pagati", ha affermato. "I libici soffrono per i servizi scadenti, compresa l'elettricità, e hanno il diritto di manifestare. Incontrerò i giovani della regione orientale domenica per chiarire le cose". Saleh ha detto anche che la controversia sul percorso costituzionale con l'Alto Consiglio di Stato (Hcs) è legata alla candidatura della doppia cittadinanza e del personale militare. "Non impediremo a nessun libico di candidarsi alle elezioni. Più di 20 persone con doppia nazionalità hanno presentato domanda per le elezioni presidenziali. Nessuno è escluso e dobbiamo permettere a tutti di candidarsi, e i libici decideranno per chi voteranno", ha detto Saleh che rifiuta l'ingerenza dell'ambasciatore degli Stati Uniti negli affari libici, spiegando che la sua proposta in merito alle elezioni è un appello alla "continuazione della divisione".
Un alto funzionario turco visiterà la Libia dopo Eid Al-Adha per incontrare il primo ministro Bashagha, ha annunciato Saleh.
"La mia valutazione personale è che la Turchia non sostiene più il governo di Al-Dbaiba", ha affermato.(ANSAmed).