Dbeibah, parlando in tv degli scontri fra milizie di sabato, ha detto che "l'aggressione si è conclusa insieme al progetto di proroga del mandato per coloro che sono stati un peso per tutti i libici negli ultimi otto anni", ossia i deputati del parlamento insediato a Tobruk.
Scatenando i più sanguinosi combattimenti avvenuti a Tripoli negli ultimi due anni, il premier nominato dal parlamento Fathi Bashagha sabato scorso aveva cercato per la terza volta da marzo di insediarsi a Tripoli, con l'occasione tentando pure di prendere il controllo militare della capitale, ma le milizie a lui fedeli sono state sconfitte da quelle che sostengono Dbeibah.
Il bilancio di sangue confermato di nuovo ieri dal ministero della Salute libico è stato di 32 morti e 159 feriti di cui 102 ricoverati (18 in terapia intensiva). L'Unicef ha segnalato un ragazzo di 17 anni tra le vittime e quattro bambini tra i feriti, di cui uno di soli 5 anni.
Un bilancio più grave (oltre 2.000 morti secondo dati Onu rilanciati dalla Cnn) di cui almeno 685 civili in un anno (dato Unsmil) si era avuto in precedenza in Libia solo nel fallito assalto a Tripoli portato dalle forze del generale Khalifa Haftar tra l'aprile 2019 e il giugno 2020. (ANSAmed).