Barcellona, Berlino, Berna, Bruxelles, Londra, Madrid, Milano, Napoli, Roma, Zurigo e molte altre città scenderanno in piazza, spiegano le associazioni, "per chiedere al governo italiano di porre fine al vergognoso e illegittimo Memorandum d'intesa. All'estero le proteste si terranno davanti alle Ambasciate e ai Consolati italiani". L'intesa, secondo le ong, "viola le leggi internazionali e i diritti umani.
Nel 2012, l'Italia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per aver praticato respingimenti di persone provenienti dalla Libia. Per aggirare questa sentenza, nel 2017 viene firmato il memorandum d'Intesa. Da allora è stato ampiamente contestato e denunciato da Amnesty International, da altre ong per i diritti umani, dall'Unhcr, dalle Nazioni Unite e dalla stessa Unione Europea". Il documento, proseguono, "stabilisce un'esternalizzazione radicale delle frontiere, installando un regime di morte ai confini e nei campi di concentramento libici. I numerosi rapporti che evidenziano le atrocità commesse in Libia, finanziate da questo accordo, sono ampiamente noti. Dal 2017, 50.000 persone in movimento sono state respinte e riportate in questi campi poiché intercettate e catturate dalla cosiddetta Guardia costiera libica". (ANSAmed).