"Se entro il 2 novembre il governo italiano non deciderà per la sua revoca - indicano le Ong - il Memorandum verrà automaticamente rinnovato per altri 3 anni. Si tratta di un accordo che da ormai 5 anni ha conseguenze drammatiche sulla vita di migliaia di donne, uomini e bambini migranti e rifugiati. Dal 2017 ad ottobre 2022 quasi 100.000 persone sono state intercettate in mare dalla Guardia costiera libica e riportate forzatamente in Libia, un Paese che non può essere considerato sicuro. Le organizzazioni chiedono al governo italiano di riconoscere le proprie responsabilità e di non rinnovare gli accordi con la Libia". Le Ong inoltre chiedono di "fare luce sulla gestione dei fondi europei che finanziano la Guardia costiera libica".
La manifestazione sarà preceduta da una conferenza stampa alle 14.30 presso la Sala Cristallo dell'hotel Nazionale, in cui le organizzazioni firmatarie dell'appello alla società civile illustreranno le conseguenze del Memorandum sulle persone trattenute in Libia tra abusi, sfruttamento, detenzione arbitraria e torture. Tra le Ong promotrici, molte in prima linea nel sostegno e nella difesa dei diritti dei migranti, l'Agenzia Habeshia, Alarm Phone, Amnesty International Italia, Centro Astalli, Fondazione Migrantes, Intersos, Medici del Mondo Italia, Mediterranea, Medici Senza Frontiere, Open Arms, Oxfam Italia, Refugees Welcome Italia, ResQ - People Saving People, Save the Children, Sea-Watch.(ANSAmed).