Dopo l'esclusione di Itgi dalla gara di Shah Deniz, ''non abbiamo tempo da perdere'', ha sottolineato Hoffmann, che si trova a Bruxelles per una serie di incontri con le istituzioni europee e le ambasciate dei paesi coinvolti nel progetto.
Il manager ha spiegato che situazione attuale e' ''altamente competitiva'', con i due concorrenti dell'altra rotta possibile, quella che da Azerbaijan, Georgia e Turchia, passerebbe da Bulgaria, Romania, Ungheria e Austria invece che da Grecia, Albania e Italia.
La scelta finale di Shah Deniz sara' a meta' del 2013 e per vincere la gara Tap ha bisogno del chiaro sostegno dell'Italia, che rischia altrimenti di rimanere tagliata fuori. ''Saremmo felici - ha aggiunto Hoffmann - di avere la partecipazione di aziende italiane''. I lavori di costruzione del gasdotto in Puglia avverrebbero d'inverno e ''non ci sara' un impatto visibile'' sul territorio e sull'ambiente marino, ha rassicurato. Ora la palla e' nelle mani del governo italiano: a maggio e' prevista la visita del premier Mario Monti in Albania e il progetto Tap sara' uno dei temi nell'agenda dei colloqui con il primo ministro, Sali Berisha.(ANSA).