(ANSAmed) - TARANTO, 29 GEN - Hanno affrontato un 'viaggio da
incubo', secondo il racconto dei soccorritori, i 403 migranti
sbarcati oggi al porto di Taranto dalla Ocean Viking. A bordo
della nave Ong di Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere, fa
sapere la Prefettura di Taranto, c'erano anche 12 donne incinte,
132 minori non accompagnati (alcuni tra 11 e 13 anni) e 20
nuclei familiari. Provengono da Marocco, Guinea, Senegal,
Burkina Faso, Kenya, Nigeria, Mali e Somalia. Salvati nei giorni
scorsi nel Mediterraneo, in cinque operazioni notturne
complicate anche dalle condizioni meteomarine, molti erano
stipati in barchini pieni d'acqua che sono stati più volte sul
punto di ribaltarsi. Altri soffrivano di ipotermia e mal di mare
e, coperti di carburante, viaggiavano a bordo di un gommone
sovraffollato. Tra loro, allo sbarco, volti sorridenti ma
provati dalla stanchezza e dalla tensione. Gli operatori
sanitari, a quanto si è appreso, hanno rilevato due casi di
tubercolosi e alcuni casi di ustioni da idrocarburi, dovute al
contatto tra la benzina a bordo e l'acqua di mare, ma in
generale le condizioni dei sopravvissuti sono ritenute
"abbastanza buone". I minori, oltre un terzo, sono destinati a
comunità educative di Taranto e provincia, gli adulti trasferiti
in bus all'hotspot, vi resteranno 48-72 ore per le procedure di
identificazione prima di essere condotti in altri centri.
"I salvataggi sono stati difficili - ribadiscono i
soccorritori - con il mare mosso, di notte. Ci sono state scene
di panico ma è stato compiuto un lavoro straordinario da parte
di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere. Anche l'equipaggio
è stanco, si tratta di recuperare persone in acqua che rischiano
la vita. Questi migranti meritano un po' di pace e riposo, ora
potranno iniziare una nuova vita in Italia e all'estero".
(ANSAmed).