Hatem Abdel Kader, un dirigente del Waqf, ha detto all'agenzia di stampa Maan che durante questo periodo nel perimetro della moschea al-Aqsa potranno invece entrare i guardiani, gli impiegati e i religiosi adibiti alla diffusione delle preghiere dagli altoparlanti.
La moschea al-Aqsa era già stata chiusa al pubblico a marzo, nella prima ondata di coronavirus. La seconda ondata si è intanto manifestata con irruenza in Cisgiordania, a Gerusalemme est e - in misura minore - anche a Gaza. Due mesi fa il ministero palestinese della sanità riferiva che fra i palestinesi i contagiati erano allora 9.000 e i decessi 55. Ieri il numero dei contagiati palestinesi dall'inizio della pandemia era di 42.379 e i decessi 276. A Gerusalemme est i malati attivi sono circa 2.000. (ANSAmed).