(ANSAmed) - NAPOLI, 18 GEN - La Palestina ha usato i fondi
del piano contro il covid della Fifa per aiutare 80 club
calcistici a combattere l'impatto finanziario causato dalla
pandemia negli ultimi due anni. La federcalcio palestinese,
annuncia la Fifa, afferma che i finanziamenti sono usati per
sostenere le squadre a partecipare al campionato nazionale,
coprendo i costi dei test per il Covid e l'applicazione dei
protocolli sanitari, ma anche per partecipare al pagamento degli
ingaggi dei calciatori e i loro trasporti, visto che nell'era
pandemica i fondi degli sponsor hanno subito un forte taglio.
In generale il piano contro il virus della Fifa approvato nel giugno 2020, prevede 1,5 miliardi di dollari, per sostenere le 211 federazioni che fanno parte dell'organismo, di cui mezzo milione per il calcio femminile.
"Ringraziamo la Fifa - ha detto il segretario generale della Federcalcio palestinese Firas Abu Hilal - per l'iniziativa in questo momento difficile nell'affrontare la pandemia. Questi fondi permettono ai club di coprire le spese maggiori, in particolare i salari dei calciatori e degli allenatori, coprendo anche le richieste mediche e acquistando le attrezzature necessarie per la partecipazione alle competizioni, in un momento in cui gli sponsor hanno fermato il loro sostegno ai club".
La Federcalcio ha accettato di dividere i fondi tra i club nella Palestine Pro League e le squadre che partecipano ai campionati regionali. La pandemia ha fatto irruzione nel calcio palestinese già dalla stagione 2019-20, a marzo e il campionato si chiuse con tre mesi di ritardo. Anche la stagione 2020-21 iniziò in ritardo e terminò nell'aprile scorso. Nel calcio femminile la Federcalcio palestinese ha usato i fondi per organizzare i campi preparatori per le categorie under 17 e under 20 e per far ripartire il campionato con dieci squadre. I fondi vengono anche usati per le giovani calciatrici under 14 e per gli stage di lavoro per le future allenatrici e amministratrici dei club. (ANSAmed).
In generale il piano contro il virus della Fifa approvato nel giugno 2020, prevede 1,5 miliardi di dollari, per sostenere le 211 federazioni che fanno parte dell'organismo, di cui mezzo milione per il calcio femminile.
"Ringraziamo la Fifa - ha detto il segretario generale della Federcalcio palestinese Firas Abu Hilal - per l'iniziativa in questo momento difficile nell'affrontare la pandemia. Questi fondi permettono ai club di coprire le spese maggiori, in particolare i salari dei calciatori e degli allenatori, coprendo anche le richieste mediche e acquistando le attrezzature necessarie per la partecipazione alle competizioni, in un momento in cui gli sponsor hanno fermato il loro sostegno ai club".
La Federcalcio ha accettato di dividere i fondi tra i club nella Palestine Pro League e le squadre che partecipano ai campionati regionali. La pandemia ha fatto irruzione nel calcio palestinese già dalla stagione 2019-20, a marzo e il campionato si chiuse con tre mesi di ritardo. Anche la stagione 2020-21 iniziò in ritardo e terminò nell'aprile scorso. Nel calcio femminile la Federcalcio palestinese ha usato i fondi per organizzare i campi preparatori per le categorie under 17 e under 20 e per far ripartire il campionato con dieci squadre. I fondi vengono anche usati per le giovani calciatrici under 14 e per gli stage di lavoro per le future allenatrici e amministratrici dei club. (ANSAmed).
