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Israele: Abu Mazen condanna attentato a Bnei Brak

Terzo attacco in una settimana, arrestati 5 palestinesi

30 marzo, 13:31

(ANSAmed) - TEL AVIV, 30 MAR - Il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato l'attentato di ieri sera a Bnei Brak, cittadina ortodossa vicino a Tel Aviv, in cui un palestinese giunto dalla Cisgiordania ha ucciso cinque persone. "L'uccisione di civili palestinesi e israeliani - ha affermato, secondo l'agenzia di stampa Wafa - può solo deteriorare ulteriormente la situazione, specialmente alla vigilia del santo mese del Ramadan e delle festività cristiane ed ebraiche". Abu Mazen ha anche messo in guardia da possibili attacchi di ritorsione contro palestinesi da parte di coloni. "Il ciclo di violenze - ha detto - conferma che una pace durevole e comprensiva è la via più breve per la sicurezza e la stabilità".

L'attentato di ieri sera a Bnei Brak è il terzo in una settimana di sangue per Israele, sotto attacco terroristico all'ombra dell'Isis, con un bilancio di 11 cittadini uccisi. Il primo attacco a Beersheva, il 22 marzo, aveva fatto 4 morti, quello di Hadera, il 27 marzo, 2 morti. Le prime immagini diffuse dai social e dai media dell'attacco di ieri sera mostrano il terrorista impegnato in una caccia spietata al passante, che cade sotto i colpi del fucile mitragliatore, mentre in un lampo gli altri fuggono disperati cercando di trovare riparo. Uno degli autori dell'attentato è un palestinese identificato in Dia Hamarsha, 27 anni, originario del villaggio di Yabed, presso Jenin nel nord della Cisgiordania. In base ad alcune testimonianze è arrivato sul luogo dell'attentato in moto. Dopo l'attacco è stato ucciso.

Durante la notte le forze di sicurezza israeliane, su indicazione dell'intelligence, hanno arrestato cinque persone in Cisgiordania sospettate di essere coinvolte nell'attacco. Tra gli arrestati anche il fratello di Dia Hamarsha. Gli arresti, ha spiegato l'esercito, sono stati compiuti in alcune località della Cisgiordania compreso il villaggio di Yabed da cui proveniva Hamarsha. Le truppe hanno anche presidiato la casa del palestinese in vista di una possibile demolizione.(ANSAmed).

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