Ieri anche due donne palestinesi sono state uccise dai militari: una alla Tomba dei Patriarchi di Hebron, dopo che aveva ferito al collo con un coltello un ufficiale israeliano, e l'altra a Hussan (Betlemme) dopo che soldati che presidiavano un posto di blocco avevano avuto la sensazione che stesse per aggredirli.
Al-Fatah ha duramento reagito alla notizia delle ultime vittime palestinesi. Israele deve essere ritenuto responsabile della recente escalation di violenza e del "ricorso sistematico e intenzionale a crimini di guerra", afferma il partito del presidente Abu Mazen in un documento diffuso dall'agenzia di stampa palestinese Wafa. All'origine di questo deterioramento, secondo al-Fatah, è il rifiuto del governo israeliano di riconoscere i diritti del popolo palestinese e l'aver "sbarrato tutte le aperture per un vero processo di pace che conduca alla soluzione dei Due Stati". Al-Fatah esprime poi, secondo la Wafa, "rispetto per le anime degli eroici martiri caduti nelle ultime ore, il cui puro sangue ha irrigato la terra preziosa di Palestina" a Jenin, Betlemme, e altrove. Al Fatah - prosegue il documento - "si impegna di fronte alle masse del nostro popolo a procedere lungo la strada indicata dai martiri e dai prigionieri, la strada della libertà, della indipendenza e del diritto alla auto-determinazione". (ANSAmed).