L'amministrazione Usa - ha aggiunto Abu Mazen, secondo la Wafa - deve "trasformare le sue parole in azioni", e non si deve "accontentare della politica di condanna" sulle "misure unilaterali" da parte di Israele perché la "situazione sul campo non è più accettabile". Il presidente palestinese ha detto di riferirsi in particolare a quanto sta succedendo a Gerusalemme "con gli attacchi alla moschea di Al-Aqsa da parte di gruppi estremisti di coloni, alle preghiere nei suoi cortili e al consenso a questi gruppi estremisti di alzare bandiere israeliane". Per questo il presidente palestinese ha parlato di "violazione dello status quo" non solo sulla Spianata delle moschee ma anche per la Chiesa del Santo Sepolcro.
Secondo la Wafa, nel colloquio Blinken ha riaffermato l'impegno dell'amministrazione Biden per la Soluzione dei due stati, per "il fermo dell'espansione degli insediamenti" e delle "azioni unilaterali da entrambe le parti". Blinken ha anche confermato "l'impegno dell'amministrazione per la riapertura del consolato degli Usa a Gerusalemme" e che l'amministrazione statunitense invierà "una delegazione di alto livello" per preparare "la visita del presidente Biden e discutere tutte le questioni sollevate dal presidente Abu Mazen". Infine Blinken - sempre secondo la Wafa - ha espresso l'approvazione Usa per "l'indagine sull'omicidio della giornalista Shireen Abu Akleh, con l'obiettivo di perseguire e ritenere responsabili gli assassini".(ANSAmed).