"Ai nostri nemici, in particolare ai leader di Hamas e della Jihad islamica, voglio dire che il tempo è scaduto. Questa minaccia sarà rimossa, in un modo o in un altro".
La escalation al confine fra Israele e Gaza si è creata quattro giorni fa in seguito alla cattura di Bassam a-Saadi, il capo della Jihad islamica in Cisgiordania. L'ala militare della sua organizzazione ha decretato lo stato di massima allerta fra i miliziani e ha minacciato attacchi. Israele teme in particolare lanci di razzi anticarro da Gaza contro veicoli israeliani in transito ai bordi della Striscia e ha chiuso al traffico diverse arterie ed un tratto della ferrovia.
Gantz ha anche accusato Hamas e la Jihad islamica di "tenere in ostaggio" la popolazione della Striscia e di essere la causa delle sue sofferenze, per la prolungata chiusura dei valichi fra Gaza ed Israele.
Nel tentativo di evitare una escalation, l'Egitto ha fatto opera di mediazione fra Israele e la Jihad islamica. Un esponente dell'Onu, secondo i media, ha anche fatto visita alla famiglia di a-Saadi per tranquillizzarla sulle condizioni di salute del suo congiunto dopo la diffusione di notizie di un suo ferimento durante la cattura.
Rivolgendosi alla comunità internazionale, in particolare a quanti hanno cercato di calmare le tensioni, Gantz ha assicurato che "Israele si comporta in maniera responsabile e controllata".
(ANSAmed).