Organizzata da diverse Ong la manifestazione si svolgerà lungo la Corniche, la principale baia di Doha, e verrà la partecipazione di migliaia di attivisti provenienti da una quindicina di Paesi arabi tra cui gli Emirati Arabi Uniti, l'Iraq, l'Oman, l'Egitto, il Bahrein e la Libia per richiedere di ridurre le emissioni di CO2 entro il 2020.
Il presidente della COP18, Abdullah bin Hamad al-Attiyah, aveva invitato le Ong a far sentire la loro voce e a manifestare. In un primo tempo Greenpeace aveva fatto sapere che non avrebbe protestato a causa di problemi logistici.
L'organizzazione aveva infatti preso in considerazione la possibilità di organizzare una protesta ma non era riuscita a trovare una soluzione che avesse un impatto sufficiente a costi ragionevoli. Osservatori ritengono invece che molte Ong avessero deciso di non protestare per non mettere a rischio i propri membri in un Paese non democratico in cui associazioni e forme di dissenso non sono ammesse.(ANSAmed).