(ANSAmed) - BELGRADO, 31 AGO - I cinesi del Zijin Mining
Group sono stati scelti dal governo serbo quale partner
strategico incaricato di rilevare il grande bacino minerario Rtb
Bor, in crisi da tempo. Ad annunciarlo in una conferenza stampa
è stato oggi il ministro dell'energia serbo Aleksandar Antic,
secondo il quale la compagnia cinese investirà 1,26 miliardi di
dollari, più altri 350 milioni di dollari di capitalizzazione,
rilevando il 65% della proprietà.
Zijin Mining Group, che è uno dei maggiori produttori di oro
della Cina e il secondo per la produzione di rame, si è
impegnato a mantenere i 5 mila posti di lavoro a Bor e investirà
200 milioni di dollari per risolvere il cronico indebitamento
della società. E' previsto inoltre un impegno a favore della
difesa dell'ambiente nella zona di Bor, fortemente inquinata. Il
contratto con i cinesi, ha detto Antic, sarà firmato nella
seconda metà di settembre, con l'acquisizione formale che
prenderà il via all'inizio del prossimo anno. Per il ministro,
tale operazione è in linea con gli impegni della Serbia
nell'ambito dell'Accordo di associazione e stabilizzazione con
la Ue, e non vi saranno problemi con Bruxelles. La gara, ha
sottolineato, è stata del tutto trasparente e nel rispetto delle
norme nazionali e internazionali.
Il bacino minerario di Bor, nell'est della Serbia non lontano
dai confini con Bulgaria e Romania, produce principalmente rame,
e costituisce una voce importante nell'economia e nel Pil della
Serbia. Da tempo il governo di Belgrado era alla ricerca di un
partner strategico affidabile in grado di dare un futuro solido
e duraturo a tale importante complesso minerario. Negli anni
scorsi un'altra compagnia cinese, il gruppo siderurgico Hbis,
aveva rilevato in Serbia la grande acciaieria di Smederevo, un
accordo sancito in occasione di una visita a Belgrado del
presidente cinese Xi Jinping nel giugno 2016. (ANSAmed).