(ANSAmed) - BELGRADO, 7 FEB - I circa 400 migranti che da
ieri bivaccavano al valico di frontiera serbo-ungherese di
Kelebija, nella speranza di poter entrare in territorio magiaro
per continuare il loro viaggio verso l'Europa occidentale,
durante la notte sono stati portati via e sistemati in vari
centri di accoglienza in Serbia - Subotica, Sombor, Bosilegrad,
Presevo. Al tempo stesso il valico, che ieri era stato chiuso,
è stato riaperto stamane al traffico stradale. Come ha detto il
commissario per le migrazioni e i profughi Vladimir Cucic, tutto
si è svolto nella calma e senza incidenti, con i migranti che
sono stati trasferiti nei centri di accoglienza a bordo di
numerosi autobus. La Serbia, ha affermato Cucic, intende
difendere i diritti dei migranti ma al tempo stesso garantire la
stabilità interna nel Paese. A suo avviso le centinaia di
profughi ammassatisi ieri al valico di confine con l'Ungheria
sarebbero stati manipolati da parte di ong straniere. Nella
serata di ieri, nel timore di possibili incidenti e per tenere
la situazione sotto controllo, dai migranti a Kelebija si era
recato il ministro della difesa serbo Aleksandar Vulin, mentre
in territorio ungherese era stata rafforzata la presenza di
polizia e guardie di frontiera. Nessun incidente tuttavia è
stato registrato al confine (ANSAmed)