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Mostre: a Belgrado in visione i disegni di Guglielmo Botter

Esposizione all'Istituto italiano di cultura

18 ottobre, 12:38

BELGRADO - L'Istituto Italiano di Cultura di Belgrado, in collaborazione con il Belgrade Art Studio e con il supporto dell'Ufficio del Turismo di Belgrado, presenta la mostra di disegni "Guglielmo Botter - Belgrado in punta di penna" in visione dal 20 ottobre al 19 novembre presso l'Istituto.
La mostra di Guglielmo Botter, architetto e artista, è frutto di una residenza artistica svoltasi lo scorso aprile presso il Belgrade Art Studio. L'artista è rimasto profondamente affascinato dalla città di Belgrado: ad un centro storico ben definito con palazzi, piazze e viali propri di una capitale europea, si aggiungono gemme di architettura modernista, che la arricchiscono e la rendono così speciale agli occhi di un architetto. Guglielmo Botter nasce nel 1966 a Treviso e della famiglia rappresenta la quarta generazione di artisti. Ha iniziato a disegnare con la penna a china ad appena cinque anni.
Ha esposto alla sua prima personale a undici anni, vincendo la maggior parte dei concorsi dedicati agli artisti in erba. Nel 1980 è risultato vincitore assoluto, tra 350.000 concorrenti, della XXII Giornata del Francobollo, promossa dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni sul tema "La mia Città": il suo disegno di Piazza Pola è diventato un francobollo delle Poste Italiane, il primo e, a tutt'oggi l'unico, dedicato alla città di Treviso.
Diplomato in studi classici, si laurea in architettura nel 1993 e affianca la sua attività professionale ad una breve esperienza come assistente al Corso di Progettazione Architettonica all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV) e poi come professore di Tecniche di Disegno e Rilievo presso l'Università Internazionale dell'Arte di Venezia (UIA). Nel 2012, in seguito al perdurare della grave crisi economica che ha colpito l'Italia, decide di sospendere l'attività professionale e di tornare alla vecchia passione per il disegno, scelta che lo porterà a viaggiare in più continenti.
Da quasi dieci anni lavora principalmente negli Stati Uniti dove erano emigrati gli avi materni oltre un secolo prima. A Pittsburgh Pennsylvania, città di sua madre Lyù - anch'essa pittrice - ha esposto per la prima volta nel 2013 e i suoi disegni sono stati pubblicati nella prima pagina del Pittsburgh Post Gazzette. Altre mostre personali si sono susseguite a Richmond e Norfolk in Virginia, Jasper, Columbus e Indianapolis in Indiana, New Castle, Lancaster e Harrisburg in Pennsylvania, Frederick in Maryland, Lexington in Kentucky. Negli ultimi anni l'artista ha iniziato a disegnare anche città tedesche, esponendo a Burghausen, Altotting e Friburgo.
I soggetti preferiti di Guglielmo sono gli scorci urbani, le architetture e i monumenti che caratterizzano univocamente ogni città visitata. Il semplice segno a china mette in risalto la complessità degli edifici e ne esalta i particolari architettonici, spesso mitigando il rapporto di contrasto tra manufatti antichi e moderni . La formazione da architetto lo spinge, con occhio critico, a visitare la città passeggiando tra piazze, viali e luoghi meno noti per scoprirne, tramite schizzi veloci fatti su un quaderno di viaggio, la struttura urbana, nella piena convinzione che ogni città ha qualcosa da raccontare del suo passato architettonico e monumentale, mettendo a nudo, con il fascino del bianco e nero, l'evoluzione frenetica e disordinata, i cambiamenti dettati da sconvolgimenti socio-economici, la coesistenza di antico e moderno, di bello e di brutto.

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