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Ucraina: Vucic, in Serbia nè antioccidentali nè russofobia

'Chi parla di diritto internazionale ci attaccò nel 1999'

31 maggio, 15:41

(ANSAmed) - BELGRADO, 31 MAG - Il presidente Aleksandar Vucic ha detto di essere orgoglioso della Serbia, un Paese che rispetta i principi del diritto internazionale, che sa condannare apertamente la violazione di tali principi, ma al tempo stesso un Paese nel quale non vi sono comportamenti nè antioccidentali nè di russofobia. "Da noi sono benvenuti Dostojevski e Shakespeare, Goethe e Hemingway, questo è qualcosa di cui la Serbia può andare orgogliosa", ha detto Vucic oggi in un discorso in Parlamento dopo il giuramento per il suo secondo mandato presidenziale.

Il mondo, ha osservato Vucic, cambia drammaticamente di giorno in giorno, mai come ora e mai così velocemente, e l'attacco all'Ucraina ha segnato una svolta nelle relazioni internazionali. Con tale attacco, ha detto, è stato calpestato il diritto internazionale, ma ciò è avvenuto decine di volte nel mondo contemporaneo, e i principali protagonisti sono state le forze occidentali, quelli che oggi si battono per il rispetto del diritto internazionale. "Noi in Serbia lo possiamo confermare nel modo migliore, poichè la Serbia fu attaccata nel 1999, senza mandato Onu, con il nostro Paese che in precedenza non aveva occupato nessun altro stato", ha affermato il presidente, denunciano la sottrazione del Kosovo dal suo territorio. "E quando diciamo che la pensiamo diversamente allora ci accusano di non guardare al futuro, di non essere abbastanza democratici e che ci occupiamo troppo del passato".(ANSAmed).

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