Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro (tutti Paesi appartenenti alla Nato, la Bulgaria anche all'Ue) non hanno concesso il permesso di sorvolo del proprio territorio all'aereo di Lavrov, che aveva in programma oggi e domani una visita a Belgrado. I tre Paesi balcanici hanno aderito alle sanzioni occidentali imposte alla Russia per l'intervento armato in Ucraina, a differenza della Serbia, che - pur condannando la violazione dell'integrità territoriale dell'Ucraina - si rifiuta di imporre sanzioni contro Mosca invocando i propri interessi nazionali.
Konstantin Kosaciov, vicepresidente del Consiglio della Federazione (la Camera alta del Parlamento russo), citato oggi da Interfax, ha sollecitato una reazione dura di Mosca nei confronti dei tre Paesi che hanno rifiutato il sorvolo dell'aereo di Lavrov. A suo avviso si tratta infatti di una decisione diretta "contro la Russia come Stato e contro la Serbia come Stato", e la reazione a suo avviso non dovrebbe limitarsi alla protesta diplomatica. (ANSAmed).