"Credo che il Ministero dell'Interno non deciderà alla fine per il divieto. Ma anche in tal caso, noi faremo lo stesso il corteo", ha aggiunto Miletic, sottolineando tuttavia che l'organizzazione non è per uno scontro ma per una soluzione di compromesso. Una decisione, ha detto, che venga raggiunta con il negoziato, che sia la migliore e in grado di garantire la sicurezza di tutti i partecipanti. Miletic non ha dato alcuna indicazione sull'andamento dei colloqui che vanno avanti da diversi giorni con il governo per trovare una soluzione a proposito dell'Europride, in programma il 17 settembre ma sul quale il presidente Aleksandar Vucic e il governo hanno posto il veto invocando la difficile situazione che vive la Serbia - con il ritorno delle tensioni in Kosovo e la grave crisi energetica e alimentare. Secondo Miletic, una decisione definitiva sull'Europride dovrebbe essere presa nel corso di una seduta del Consiglio per la sicurezza nazionale che Vucic presiederà sabato a Belgrado. Miletic ha detto che nessuno degli esponenti stranieri e internazionali che hanno annunciato la loro presenza all'Europride ha annullato la propria missione a Belgrado dopo il divieto della manifestazione da parte delle autorità. Fra loro, ha detto Miletic, figurano 15 europarlamentari, la vicepremier belga, una commissaria europea, la responsabile diritti umani del Consiglio d'Europa. "Noi siamo cittadini serbi che intendono usufruire della propria libertà di raduno", ha concluso Miletic, che ha invitato tutti a partecipare al corteo dell'Europride nel pomeriggio del 17 settembre.(ANSAmed).
Europride: 'faremo il corteo a Belgrado nonostante divieto'
Organizzatori decisi a non rinunciare a manifestazione
"Credo che il Ministero dell'Interno non deciderà alla fine per il divieto. Ma anche in tal caso, noi faremo lo stesso il corteo", ha aggiunto Miletic, sottolineando tuttavia che l'organizzazione non è per uno scontro ma per una soluzione di compromesso. Una decisione, ha detto, che venga raggiunta con il negoziato, che sia la migliore e in grado di garantire la sicurezza di tutti i partecipanti. Miletic non ha dato alcuna indicazione sull'andamento dei colloqui che vanno avanti da diversi giorni con il governo per trovare una soluzione a proposito dell'Europride, in programma il 17 settembre ma sul quale il presidente Aleksandar Vucic e il governo hanno posto il veto invocando la difficile situazione che vive la Serbia - con il ritorno delle tensioni in Kosovo e la grave crisi energetica e alimentare. Secondo Miletic, una decisione definitiva sull'Europride dovrebbe essere presa nel corso di una seduta del Consiglio per la sicurezza nazionale che Vucic presiederà sabato a Belgrado. Miletic ha detto che nessuno degli esponenti stranieri e internazionali che hanno annunciato la loro presenza all'Europride ha annullato la propria missione a Belgrado dopo il divieto della manifestazione da parte delle autorità. Fra loro, ha detto Miletic, figurano 15 europarlamentari, la vicepremier belga, una commissaria europea, la responsabile diritti umani del Consiglio d'Europa. "Noi siamo cittadini serbi che intendono usufruire della propria libertà di raduno", ha concluso Miletic, che ha invitato tutti a partecipare al corteo dell'Europride nel pomeriggio del 17 settembre.(ANSAmed).