Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Kosovo, Vucic ordina stato di massima allerta truppe Serbia

Dacic: 'Pronti a intervenire in caso di attacchi ai serbì'

27 dicembre, 17:29

ALTA TENSIONE IN KOSOVO, BELGRADO METTE L'ESERCITO IN ALLERTA ALTA TENSIONE IN KOSOVO, BELGRADO METTE L'ESERCITO IN ALLERTA

BELGRADO) - ieri sera lo stato di massima allerta per l'Esercito e le forze di polizia del Paese balcanico. Nel darne notizia, i media a Belgrado riferiscono che la decisione è stata presa per la necessità di difendere la popolazione serba difronte a quelle che vengono ritenute le crescenti provocazioni e minacce alla loro sicurezza e incolumità fisica da parte delle autorità di Pristina.

I timori riguardano in primo luogo un possibile intervento della polizia e delle forze di sicurezza kosovare per rimuovere i blocchi stradali e le barricate che i serbi locali attuano da 17 giorni nel nord del Kosovo per protesta contro l'arresto ritenuto ingiustificato di tre serbi e per l'invio al nord a maggioranza serba di massicce forze di polizia kosovara. Una protesta che riguarda tuttavia la generale politica della dirigenza kosovara, ritenuta ostile e discriminatoria nei confronti dei serbi del Kosovo. Il ministro degli esteri Ivica Dacic, ha detto da parte sua: "Noi siamo per la pace e il dialogo, ma se si arrivasse ad attacchi fisici e all'uccisione di serbi, e se la Kfor non dovesse intervenire, la Serbia sarà costretta a farlo". Dacic ha ricordato le 3 linee rosse che Belgrado ritiene invalicabili: la creazione della Comunità delle municipalità serbe in Kosovo; il fermo no all'indipendenza del Kosovo e alla sua eventuale ammissione all'Onu e ad altre importanti organizzazioni internazionali; difesa della sicurezza e dell'incolumità fisica dei serbi del Kosovo.

© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati