Il quadro umanitario si fa sempre più drammatico con oltre 250 mila persone intrappolate, che si apprestano ad affrontare l'inverno con scorte di cibo e acqua in esaurimento e strutture sanitarie al collasso, sottolinea Oxfam in una nota, riferendo di esser riuscita ieri a installare un secondo generatore nella principale stazione idrica della città, Suleiman al-Halabi, garantendo così acqua pulita a tutta Aleppo. Un nuovo impianto che si aggiunge a quello già istallato a inizio anno. "I due generatori che abbiamo fornito alla stazione di Suleiman al-Halabi servono a garantire sufficiente acqua pulita ai due milioni di abitanti di Aleppo. Ma i rifornimenti di cibo e forniture mediche restano bloccati", ha detto Riccardo Sansone, coordinatore umanitario di Oxfam Italia. Dal lancio dell'offensiva militare russo-siriana a fine luglio nessun convoglio di aiuti ha potuto raggiungere Aleppo est. Il 10 novembre l'Onu ha annunciato l'esaurimento imminente delle scorte di cibo, sottolinea ancora Oxfam, aggiungendo che con le strutture sanitarie nel mirino delle incursioni aeree e dei bombardamenti in corso, la situazione sanitaria ad Aleppo est è sull'orlo del collasso. Secondo la Syrian American Medical Society (SAMS), ci sono soltanto 29 medici nell'area. In questo quadro le tre organizzazioni lanciano perciò un appello urgente per una completa cessazione del conflitto, la fine delle incursioni aeree e dei bombardamenti indiscriminati, la revoca dell'assedio su Aleppo est per consentire ai civili di trasferirsi in sicurezza e agli aiuti di poter entrare.
(ANSAmed).