Guardai le mie impronte sulla sabbia. Non ero più perso", dice il bambino, dando inizio così a un'altra storia tutta da costruire, cercando invano con lo sguardo il suo amico Dalil, già volato via. Onirico e delicato, con illustrazioni dai colori sfumati che fanno volare lontano la mente, il libro - arricchito alla fine anche da un piccolo dizionario per orientarsi nel deserto, la cui traduzione è curata da Simone Sibilio - in poche pagine rende omaggio alla cultura siriana, e anche al suggestivo, immenso deserto della storica città di Palmira, ferita dalla guerra, che fa da sfondo a questa piccola grande storia d'amicizia. (ANSAmed).
Libri: Dalil, dalla Siria una storia d'amicizia
Testi di Francesca Bellino con illustrazioni di Gianluca Buttolo
Guardai le mie impronte sulla sabbia. Non ero più perso", dice il bambino, dando inizio così a un'altra storia tutta da costruire, cercando invano con lo sguardo il suo amico Dalil, già volato via. Onirico e delicato, con illustrazioni dai colori sfumati che fanno volare lontano la mente, il libro - arricchito alla fine anche da un piccolo dizionario per orientarsi nel deserto, la cui traduzione è curata da Simone Sibilio - in poche pagine rende omaggio alla cultura siriana, e anche al suggestivo, immenso deserto della storica città di Palmira, ferita dalla guerra, che fa da sfondo a questa piccola grande storia d'amicizia. (ANSAmed).