Lo ha detto un funzionario locale.
Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha lanciato un allarme per la reclusione "di centinaia di bambini, per lo più ragazzi, alcuni di appena 12 anni", in "carceri per adulti, che non sono posti per loro".
Dopo aver guidato diverse offensive contro l'Isis, le autorità semiautonome curde nel nord-est della Siria gestiscono ora la presenza nelle loro carceri di migliaia di combattenti e migliaia di donne e bambini nei campi. Riconoscendo la condizione di detenzione di molti minori, Abdelkarim Omar, capo degli Affari Esteri dell'amministrazione curda, ha però precisato che sono stati trattenuti in alloggi separati dagli adulti, sottolineando l'importanza di creare centri di riabilitazione.
"Il posto dei bambini non è né in prigione né nei campi", ha detto all'Afp, confermando che "da Al-Hol sono stati portati fuori dai 30 ai 35 bambini sopra i 12 anni e per loro stiamo preparando un centro di riabilitazione ad Hassaké (nel nord-est), che sarà pronto nei giorni a venire", ha aggiunto.
Il campo di Al-Hol è diventato una vera e propria tendopoli che ospita quasi 62.000 persone, tra cui circa 10.000 donne e bambini stranieri secondo l'ONU, che ha messo in guardia contro "casi di radicalizzazione". (ANSAmed).