L'agenzia governativa siriana Sana dà ampio risalto alla notizia, non verificabile in maniera indipendente sul terreno, dell'avvio della resa dei miliziani di Daraa e della consegna delle loro armi. Parallelamente, media locali di Daraa riferiscono dell'ingresso in città di veicoli militari russi. La Russia, presente militarmente nell'area e che sostiene il governo centrale siriano, è stata per tutto agosto impegnata in una delicata mediazione tra le parti dopo che nel 2018 Mosca era riuscita a condurre trattative per la resa della zona di Daraa alle forze governative.
L'accordo del 2018 prevedeva una graduale smilitarizzazione dei gruppi armati locali, che per sei anni avevano di fatto controllato la zona del sud della Siria nel contesto della rivolta popolare scoppiata nel 2011 e rapidamente trasformatasi in guerra regionale. Dai primi di luglio le forze governative avevano imposto un assedio militare alla zona di Daraa in mano alle forze locali, costringendo circa 40mila civili a condizioni igienico-sanitarie e alimentari disperate.
L'Onu si era detta a metà agosto molto preoccupata per la situazione dei civili a Daraa. A est della citta' sono presenti gruppi armati cooptati dall'Iran e rivali delle forze controllate dalla Russia. Anche oggi fonti locali a Daraa affermano che le milizie filo-iraniane hanno attaccato postazioni militari da est, nonostante la tregua raggiunta dalla Russia. (ANSAmed).