"Cara Amal, ora puoi riposarti nella tenda, certo, ma presto riprenderai il tuo cammino - ha detto il porporato -. Ognuno di noi, fratelli e sorelle tutti, è in cammino, la Chiesa è in cammino e il suo rinnovamento passa per il cambiamento di ognuno, dimostrando che è viva". Secondo Czerny, "l'accoglienza trasforma, come testimoniano tante comunità e famiglie che hanno preso su di loro la cura 'dello straniero', soprattutto coloro che si occupano di minori sradicati dalle loro famiglie, dalle loro comunità, dalle loro aspirazioni, che devono contare su sconosciuti di buona volontà che li proteggano per diventare le persone che Dio ha voluto fossero e per prendere il posto che gli spetta nelle comunità che li accolgono". "L'integrazione - ha proseguito - è un processo bidirezionale, con riconoscimento e diritti e doveri reciproci, anch'esso è un percorso complesso, a volte accidentato, ma il cui obiettivo deve essere sempre il raggiungimento dello sviluppo umano integrale dei nuovi arrivati come di chi accoglie, specialmente dei più vulnerabili tra di loro".
In Piazza San Pietro, 'The Walk' si è fermato nei pressi del monumento Angels Unawares - la scultura in bronzo che raffigura un gruppo di migranti su una barca - vicino al colonnato del Bernini. Oltre al card. Czerny, ad accoglierlo è stato monsignor Benoni Ambarus, vescovo ausiliare delegato per la Carità, per i Migranti e per la pastorale dei Rom e dei Sinti. La diocesi di Roma, per l'occasione, ha organizzato una festa a cui partecipano decine di bambini di diverse parrocchie romane, i quali saranno poi ricevuti dal Papa. "Qui accanto a noi c'è davvero una barca - ha indicato Czerny -: una scultura che papa Francesco ha voluto in Piazza San Pietro affinché ricordi a tutti la sfida evangelica dell'accoglienza, quell'accoglienza che apre le porte a incontri straordinari".
(ANSAmed).