Nel campo di al Hol mercoledì scorso un giovane medico della Mezzaluna rossa curdo-siriana è stato ucciso in un agguato teso da presunti membri dell'Isis.
Miliziani jihadisti sono accusati da più parti di essere dietro a una serie di uccisioni contro civili, in larga parte donne, siriane e irachene, rinchiusi nel campo dal 2019.
Il campo di al Hol è stato più volte definito una roccaforte dell'Isis, dichiarato formalmente sconfitto nella primavera del 2019. Ad al-Hol sono ammassate più di 50mila persone, in larga parte siriane e irachene.
Molte di queste persone sono donne imparentate con miliziani dell'Isis uccisi in battaglia o fatti prigionieri.
Le autorità curdo-siriane, dominate dal Partito dei lavoratori curdi (Pkk) anti-turco, sono sostenute dagli Stati Uniti e gestiscono militarmente e politicamente il nord-est siriano, inclusi i campi di prigionia di civili come al Hol e le carceri dove sono detenuti sine die circa 20mila sospettati di adesione all'Isis. (ANSAmed).