Slovenia e Croazia fanno già parte della Ue, alla quale hanno aderito rispettivamente nel 2004 e 2013. Con i presidenti sloveno e croato - Borut Pahor e Zoran Milanovic - al summit che si tiene a Brdo kod Kranja, non lontano da Lubiana, partecipano i loro colleghi di Serbia Aleksandar Vucic, Montenegro Milo Djukanovic, Macedonia del Nord Stevo Pendarovski, Albania Ilije Meta, Kosovo Vjosa Osmani. Per la Bosnia-Erzegovina sono presenti i tre membri della presidenza collegiale, Milorad Dodik (serbo), Zeljko Komsic (croato) e Sefik Dzaferovic (bosgnacco).
Tra i punti in agenda figura il tema controverso di una possibile revisione delle frontiere nei Balcani su base etnica, emerso con la diffusione sui media di documenti anonimi nelle scorse settimane. Una prospettiva che è stata prontamente respinta da tutti i dirigenti regionali. Si parlerà anche di lotta alla pandemia e delle prospettive di ripresa economica e sociale dopo l'auspicato superamento della crisi sanitaria. In vista del vertice, il presidente sloveno Pahor ha avuto nelle settimane e mesi scorsi contatti bilaterali con i vari leader della regione. Al termine dei lavori odierni è attesa l'approvazione di una dichiarazione comune. (ANSAmed).